La morte e il fanciullo

Assediata da morti che sono venuta a cercare.

Facciamo l’amore sotto i pini – sopra alle ossa – sopra alle persone sparite – sopra alle loro storie.

Infilata nella terra di schiena, in mezzo agli aghi di pino.

Lasciati nascere di nuovo qui dentro.

L’unica fede ce l’abbiamo tra le gambe, l’unico infinito trascendente che esiste.

Strillerò alle stelle e alle croci che non c’è più paura.

I morti non si offenderanno.

Loro ci fanno vivi.

 

 

Update a breve giro: portate pazienza, l’overdose da cimitero causa una grossa urgenza di commettere atti impuri :).

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